RIFUGIO ALPINO DINO E GIOVANNI CHIGGIATO

Ai piedi delle rocce delle Marmarole, nei bellissimi prati verdi, sorge un punto di appoggio di grande suggestione: il Rifugio Alpino Dino e Giovanni Chiggiato.
Dal paese di Calalzo di Cadore si seguono le indicazioni per la Val d'Oten/Praciadelan e, proseguendo per un paio di chilometri, si arriva alla Chiesa della Beata Vergine del Caravaggio (mt 850), nostro punto di partenza. Qui bisogna lasciare la macchina perché a causa della tempesta Vaia la strada per la Val Vedessana è danneggiata e quindi non transitabile, infatti è chiusa da una sbarra. Una volta invece si poteva percorrerla in macchina fino ai fienili Stua (mt 1157) risparmiando cosi un bel po’ di strada.
Dopo il ponte c’è un bivio dove si può
decidere di andare o per il sentiero 261 oppure per il 260.
Noi prendiamo il sentiero 261, passiamo la
sbarra e procediamo sulla strada che prima si poteva percorrere in macchina
fino ad arrivare alla località Stua.
Il sentiero tra strada asfaltata e strada nel bosco sale sempre in maniera costante senza mai tratti troppo ripidi, immerso in boschi di faggi ed abeti, e per fortuna essendo sempre dentro al bosco anche nelle giornate più calde si può trovare un po’ di riparo dal sole.
Arrivati a quota mt 1600, Loc. La Serra, si trova un bivio dove si lascia a destra un sentiero per la Casera d’Aieron e si continua a sinistra per il 261 con indicazioni rifugio Chiggiato.
Poco prima della località La Serra e quindi del bivio, lungo il sentiero si trova anche un capitello che con una targa ricorda il passaggio di Papa Giovanni Paolo II.
Durante il tragitto, sopratutto nella parte finale, si possono ammirare ampi scorci delle Marmarole, dal Pian dei Buoi al Cimon del Froppa, passando per la Croda Bianca.
Il tracciato continua e si alza a tornanti e poi in diagonale, risale un prato con due baite private e tocca una sella a nord del Col Negro, dalla quale il panorama si apre verso le Marmarole e il versante settentrionale dell’Antelao.
Pochi metri in discesa su un prato portano al Rifugio Alpino Dino e Giovanni Chiggiato (mt. 1911).
Il Rifugio Alpino Dino e Giovanni Chiggiato si trova lungo l’Alta via numero 5, ed è quindi ideale base di partenza per chi volesse programmare un’escursione di più giorni.
Il panorama che si vede dal rifugio è veramente impressionante, troviamo sua maestà l’Antelao che raggiunge i 3263 metri di quota e anche se il riscaldamento del clima ne ha ridotto l’estensione si distinguono ancora i due piccoli ghiacciai della montagna; le vette delle Marmarole a iniziare dal Cimon del Froppa che con i suoi 2932 metri di quota segna il punto più alto della catena; fino al lago di Centro Cadore e tutta la catena degli Spalti di Toro.
Una volta arrivati si può pranzare in rifugio gustando uno dei buonissimi piatti oppure stendere la coperta e fare un bel pic-nic godendosi il panorama.
La strada per arrivare non è di per se complicata in fatto di ripidità ma è molto lunga, però quando si arriva il posto ricompensa di tutta la fatica.
Dopo una lunga e meritata pausa, noi di Dolomiti e Bambini riprendiamo gli zaini e cominciamo a scendere. Questa volta ripercorriamo la stessa strada di andata senza fare nessun giro ad anello, che, per chi volesse provarlo si poteva benissimo fare prendendo il sentiero 260 che inizia subito dietro il rifugio e che porta di nuovo al punto di partenza.
Dislivello: mt 1060
Tempo di percorrenza: tre ore e mezza per arrivare al rifugio
Lunghezza del percorso: km 17 totali
Cartografia: Tabacco 1:25.000, foglio 16, Dolomiti del Centro Cadore